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Fabio Lanzini
Nome istruttore
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Moncalieri - TO
Centro GDM
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351 9840371
Contatta l'istruttore
Perché hai scelto di diventare un istruttore per GDMI
Ero alla ricerca di uno sport che non solo migliorasse la mia condizione muscolare o atletica, ma che mi desse delle nuove capacità. Ho conosciuto una DISCIPLINA che incrementa esponenzialmente la fiducia in se stessi e l’autodisciplina, tramite il lavoro di gruppo e sotto la guida di un istruttore qualificato che costantemente verifica e controlla singolarmente ogni atleta, risultando una guida su cui fare pieno affidamento. Ho voluto essere quella colonna di riferimento per altri atleti.
Quale aspetto ti piace di più del metodo GDM?
Frequentando le lezioni di GDMI si entra in un contesto sempre disciplinato, rispettoso di chiunque vi partecipi, a prescindere della condizione atletica, che permette ad ogni sessione allenante di raggiungere e superare i propri limiti, sotto l’attenta supervisione di un istruttore vigile e professionale.
Di cosa ti occupavi prima di diventare istruttore GDMI?
Sono un militare dell’Esercito Italiano, qualificato Istruttore Militare di Educazione Fisica, con una grande passione per il trail running.
Come si diventa istruttori GDM?
Per diventare istruttori bisogna prima di tutto applicarsi alla disciplina con serietà, costanza ed impegno. Dopo almeno 6 mesi di risultati, con un buon bagaglio atletico e la giusta mentalità che coincida con gli obiettivi della GDMI, l’istruttore potrà vagliare la richiesta dell’atleta e proporlo al referente GDMI di zona (Capo Istruttore), il quale, se lo riterrà opportuno, lo inserirà nella prima sessione “selezione istruttori” disponibile. Passato questa scrematura (atletica ed attitudinale) si può accedere al corso istruttori presso un centro GDMI, oppure durante il campus estivo GMDI.
Che tipologia di persone partecipa ai vostri allenamenti?
Chiunque è ben accetto alle prove GDMI. Dall’adolescente (con l’autorizzazione di un genitore o chi ne fa le veci) al senior. Le uniche limitazioni posso essere di carattere medico (è obbligatorio un certificato di sana e robusta costituzione per iscriversi ai corsi) oppure una mentalità non in linea con i criteri di rispetto e dedizione.
I vostri allenamenti sono davvero adatti a tutti?
Il punto di partenza è differente per ognuno di noi. Deriva dal nostro modo di vivere e dalle varie attività sportive che abbiamo potuto intraprendere in passato. Dopo ogni sessione raggiungeremo un livello atletico migliore rispetto alla sessione precedente. Col passare del tempo diventeremo un tutt’uno con la squadra!
I vostri allenamenti sono adatti anche a chi vuole perdere solo peso?
La perdita di peso è uno degli aspetti di cui beneficia un atleta GDMI. Ogni sessione di allenamento è improntata all’aumento del metabolismo basico dell’individuo. Col tempo, la perseveranza e la costanza, l’atleta noterà un netto miglioramento dell’aspetto estetico che, se unico ad un’alimentazione corretta, sarà esponenziale e congiunto con quello atletico/sportivo.
Come si svolge un allenamento?
Ogni allenamento inizia da una fase di riscaldamento durante la quale vengono attivate le principali catene cinetiche ed articolazioni. Successivamente, nella fase di potenziamento, tutto il corpo viene sollecitato, indirizzando ogni seduta allenante principalmente verso un gruppo muscolare differente, così da raggiungere un rendimento ipertrofico maggiormente efficace, alternando questi esercizi ad altri di mobilità articolare e posturali, variandoli ad ogni seduta per coinvolgere il corpo nella sua interezza e combattere la routine dell’allenamento. Durante la fase finale di defaticamento, si vanno a distendere e riallineare tutte le catene muscolari.
Ginnastica Militare: cosa c’è esattamente di Militare?
La parte militare della GDMI risiede appunto nella definizione stessa del “soldato”: una compagine di individui (atleti) determinati a raggiungere un obiettivo comune, che si sostengono a vicenda, in coordinazione, guidati e spronati da un istruttore competente e qualificato.
Raccontaci un aneddoto accaduto durante i vostri allenamenti
Il clima della Squadra è così affiatato ed unito che sono gli atleti stessi che si sostengono. Ricordo che una sera, durante uno “SPACCAGAMBE”, uno dei miei atleti iscritto da meno di un mese, stava per cedere verso le ultime ripetute; gli altri della Squadra attorno a lui hanno iniziato a spronarlo ed incitarlo, fino a che lui ha concluso, nonostante l’estrema fatica, ogni singola ripetizione e, nonostante fosse stremato, aveva un sorriso di soddisfazione e benessere spettacolare!
C’è mai stato un episodio particolare che ti ha reso orgoglioso di essere un istruttore GDM?
Le soddisfazioni più profonde vengono dagli atleti stessi. Una delle mie atlete si è avvicinata alla GDMI che, per via del lavoro, viveva costantemente sotto antidolorifici per dolori derivanti da una pessima postura a livello spalle. Già concluse le prime lezioni mi veniva a ringraziare dicendo che si sentiva meglio, ma dopo pochi mesi mi si è avvicinata con gli occhi lucidi dicendomi che finalmente aveva lasciato completamente gli antidolorifici e che riusciva a dormire serenamente senza alcun dolore, che riusciva a passare il fine settimana col compagno andando a passeggiare piuttosto che a casa distesa e dolorante. Ammetto di essermi quasi commosso anch’io per la sua gioia.
Domanda libera
Cosa rappresenta la GDMI? Non è semplicemente uno sport. Non è un’attività sportiva praticata solo per perdere peso e tornare in forma in vista della “prova costume”. LA GDMI è una disciplina nella visione orientale del termine: la GDMI disciplina non solo il corpo, ma disciplina la mente, ti permette di cambiare prospettiva, ti fa approcciare alle problematiche in modo differente. Chi pratica GDMI in maniera piena, consapevole e con l’umiltà del vero atleta, trova un gruppo di individui che assieme a lui vuole crescere, creare rapporto sinceri e saldi. Quindi: cosa rappresenta la GDMI? La GDMI rappresenta un modo di essere, rappresenta la lealtà e la sincerità tra individui, indirizzata sia al benessere fisico nel quotidiano, sia alla potenza esplosiva del gesto atletico.