Come già accennato, l’eziologia, quindi la genesi di queste malattie è sistemica, sistemica vuol dire che non è di un problema traumatico, ortopedico, ma di un problema nel sangue. Molte di queste malattie, sono gravi, e chi le ha diagnosticate, lo sa; non entreremo nel dettaglio delle cure, che sono sempre farmacologiche e poi chirurgiche quando il danno tissutale risulta grave.
Classificazione delle malattie reumatiche
Reumatismi Infiammatori- Artrite reumatoide
- Spondiloartriti e artriti sieronegative
- Cronici dell’infanzia
- Transitori e ricorrenti
- Osteoartrosi primaria
- Osteoartrosi secondaria
Artropatie da alterazioni metaboliche
- Artriti da microcristalli
- Artropatie da deposito
Connettiviti
- Lupus Eritematoso
- Sclerodermia
- Fascite diffusa
- Sindromi overlap
- Vasculiti
- Polimialgia Reumatica
- Panniculite ricorrente
- Policondrite ricorrente
Artriti da agenti infettivi
- Artriti infettive
- Artriti reattive
Reumatologia nell’attività sportiva - parte 1
Leggi la prima parte
La caratteristica di queste patologie, è la loro costante progressione, fatta di periodi di quiescenze e periodi di aggravamento.
Soggetti colpiti, con diagnosi conclamata, sono sempre accompagnati da relativa e pertinente cura sia farmacologica che di fisioterapia in movimento.
Tuttavia, per un istruttore è sempre meglio sapere che ci sono molti soggetti che non hanno ancora una diagnosi, e ciò avviene per motivi e quasi sempre gli stessi:
- la sintomatologia, è sovrapponibile a quella di patologie ortopediche;
- la sintomatologia viene tollerata dal soggetto che crede trattarsi di problemi di sovraccarico, fatica, o microtraumi;
Quindi queste persone, specialmente se non più giovanissime, affollano palestre e circuiti ginnico motori, con a volte trainer, che non vedono il problema e si ingegnano a guaritori.
Mi preme dare agli istruttori GDM, delle leve lavorative che siano in grado di apprezzarsi in contesti di serietà e rispetto per la professione, e di conseguenza per i frequentatori.
Sembrerà impossibile, ma spesso, sono proprio i diagnosti preposti a non riconoscere subito la patologia reumatica, e si assiste a quanto segue:
- soggetti, con esostosi dolenti, rigonfiate sulle articolazioni, mandati a fare terapie fisiche, senza esami ematici per valutare fattori reumatici
- soggetti inviati a fare cure fisiche perché affetti da artropatie, bilaterali e spesso simmetriche, ( come se un trauma potesse distribuirsi bilateralmente nello stesso momento e con stesse caratteristiche dolorifiche).
Quindi se vediamo qualcuno, con articolazioni rigonfiate dolorose, che non ha ancora diagnosi medica, facciamo attenzione, a non sovraccaricarlo e chiediamo sempre se il dolore è acuto, cronico, e come varia di intensità nel tempo.
Se vediamo soggetti, con dolori bilaterali e simmetrici, es 2 caviglie, 2 ginocchia, ecc…. sospettiamo un problema reumatico, e valutiamo di fare una indagine verbale per capire se sia il caso di adeguare il movimento o mandare dal medico.
Sappiamo che in alcune patologie reumatiche, vi sono fasi di quiescenza, o fasi di interruzione della progressione della malattia; in questa fase, si deve cercare, senza sovraccaricare, di recuperare ciò che si è perso durante la fase acuta.
La malattia reumatica, crea problemi anche al cuore, l’artrite reumatoide ha effetti negativi sul cuore e può essere a lungo andare fattore letale. Quindi rispetto per il cuore, che non deve affaticarsi oltre le capacità di recupero.
Gli esercizi devono essere di mobilizzazione generale, con attenzione a range di movimento limitati da eventuali danneggiamenti della struttura ossea e cartilaginea.
Non si deve fare diagnosi, non compete in questo ambito; tuttavia il problema è serio per chi lavora bene e per chi è di riferimento per una grande fetta di popolazione, come potremmo essere noi GDM.
Spesso chi ha problemi di limitazione di movimento per algie, e simili, si rivolge ad attività di movimento, per stare meglio.
Se abbiamo un soggetto reumatico, lo dobbiamo sapere, e se il soggetto non lo sa, dobbiamo sospettare ed evitare di considerare i suoi disturbi in un habitat, prevalentemente ortopedico.
Questo, per fattori facilmente intuibili che schematizzati sono:
un problema reumatico, è ascrivibile a fattori di sistema, quindi avremo che:
A – il sistema non è di aiuto per una sua considerazione a ripristinare il problema;
B – la struttura lesa da alterazioni di sistema, non è lesa da traumi esterni, quindi l’insulto permane, e addizionare all’insulto una esercitazione sbagliata, vuol dire accelerare i danni ;
rebus sic stanti bus, per i fattori A e B, deduciamo che non abbiamo leve riparative, in una continuità di lesione amplificata, se non inquadriamo il problema.
C. perdiamo numeri, utenti!
I fattori reumatici, siano essi conclamati, che latenti, sono molto presenti, nella popolazione, e mai da soli. Chiaramente un danno articolare da patologia reumatica, è ortopedico, e quindi la sovrapposizione è spesso molto presente e subdola da discriminare.
ATTENZIONI
La prima attenzione è di non creare il malato, ovvero, non sindacare a voice alta, prima di aver chiara la situazione. Solitamente la qualifica di salute, per attività ludico motorie e sportive, viene accertata con certificazione medica di rito, e se ci fosse una situazione controindicante, il medico lo saprebbe.
IN OGNI CASO
- valutare visivamente dove si può, se ci siano alterazioni morfologiche come rigonfiamenti ossei, o deviazioni sulle normali assialità articolari. Es. 2 mani, con dita deviate e con esostosi evidenti, sono indice di patologia reumatica. Se sono in fase di dolore acuto o di quiescienza, lo si vede subito, chiedendo se c’è dolore importante e come è andamento.
- Il problema reumatico determina rigidità post riposo, e quindi dolore e impaccio nei movimenti,si migliora con il movimento, ma solo se il movimento non si sovrappone in stress ai danni paraosteopatici fin li manifesti. Andare a dormire, in condizioni migliori di quando ci si alza, deve far scattare una riflessione per adattare movimenti, velocità di esecuzione ed attenzioni.
- Considerare, che ad un sospetto di fattore reumatico in attività, oltre a valutare i problemi ortopedici, si deve attenzionare il cuore. Porre in essere tutte le attenzioni possibili, per evitare che un cuore, non appostissimo, vada i sofferenza; è la base.
- Essere professionali, mai catastrofici, e mai maghi della situazione. La frase madre è: “ conosciamo questi problemi, faremo tutto e di più per aiutarla in attenzione e sicurezza salute “
Prossimamente articolo che specifiche tecniche ed esercizi per evitare complicazioni in soggetti affetti da problemi reumatici.
Ora è sufficiente ch si ragioni anche di fattori reumatici come possibili problemi incontrabili durante la pratica delle attività motorie.
Il movimento va bene, ma attenzione che la struttura non è solida, e il sistema non è in grado di riparare i danni che si generano in progressione patologica.
Chi avrà classi nei comuni, per ginnastica a non più giovani, lo deve sapere e deve sapere come agire.
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Redatto e scritto da Giuliano Tomasotti - Fisioterapista
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