Durante questa stagione abbiamo approfondito il tema della reumatologia.
Uno speciale diviso in 3 articoli di approfondimento firmati da Giuliano Tomasotti – Fisioterapista
Capire la reumatologia
È obbligo, conoscere la Reumatologia, quando si ha a che fare con le attività fisiche su soggetti, non più giovani. Serve anche a capire quando il movimento fa bene e che tipo di movimento serve. Il riequilibrio Ortodinamico è ottimo per problemi reumatici, al fine di evitare disfunzioni assiali e strategico motorie.
Il fine di conoscere per sommi capi la reumatologia, è quello di non confondere disturbi reumatici, con disturbi traumoatologici, e su tutto, definire i propri limiti professionali di intervento.
Il problema reumatico, deriva da fattori nel sangue e solo secondariamente si prende in considerazione la traumatologia.
Parte 2 – Le malattie reumatiche
La caratteristica di queste patologie, è la loro costante progressione, fatta di periodi di quiescenze e periodi di aggravamento.
Soggetti colpiti, con diagnosi conclamata, sono sempre accompagnati da relativa e pertinente cura sia farmacologica che di fisioterapia in movimento.
Tuttavia, per un istruttore è sempre meglio sapere che ci sono molti soggetti che non hanno ancora una diagnosi, e ciò avviene per motivi e quasi sempre gli stessi:
- la sintomatologia, è sovrapponibile a quella di patologie ortopediche;
- la sintomatologia viene tollerata dal soggetto che crede trattarsi di problemi di sovraccarico, fatica, o microtraumi;
Quindi queste persone, specialmente se non più giovanissime, affollano palestre e circuiti ginnico motori, con a volte trainer, che non vedono il problema e si ingegnano a guaritori.
Parte 3 – Esercizi adatti alle malattie reumatiche
Se abbiamo letto ( spero studiato ) i 2 articoli precedenti, abbiamo capito che la prima abilità durante l’istruzione ginnico sportiva, è capire, davanti a una sofferenza di un praticante, se si tratta di un problema traumatico, o sistemico, probabile reumatico.
Un problema reumatico, si manifesta con disturbi su più articolazioni, c’è gonfiore, e in taluni casi alterazione dei profili ossei.
Se rileviamo, diagnosi di contesti reumatici, o se ne sospettiamo fortemente l’esistenza ( qui va anche consigliato un iter medico diagnostico ),
Possiamo agire con esercitazioni caute, dove la cautela, sta, nell’assegnare movimenti e intensità, che non amplificano dolore e infiammazione ma allo stesso tempo, danno segnale di mantenimento delle geometrie articolari e del trofismo dei tessuti.
Consideriamo primariamente il tronco, che oltre ad essere base operativa per gli arti, deve avere la sua motilità, equilibrio, ed escursione su tutti i piani dello spazio.